Il 23 marzo il 18° Videoforum Welfare/Previdenza
Studio Rag. Giuseppe Celauro

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Il 23 marzo il 18° Videoforum Welfare/Previdenza


Le novità previdenziali contenute nell’ultima finanziaria saranno il filo conduttore del 18° Videoforum Welfare/Previdenza, che sarà trasmesso in diretta sul canale Sky 828 il prossimo 23 marzo, dalle ore 9:30 alle ore 12:30.

All’evento interverranno gli esperti della Fondazione Studi ed i rappresentanti del Consiglio nazionale dell’Ordine, dell’Enpacl e del Mefop – la Società per lo Sviluppo del Mercato dei Fondi Pensione -, per analizzare temi come il cumulo contributivo, l’Ape volontario e aziendale, la R.I.T.A., la busta arancione, il welfare integrativo. Per poi presentare le iniziative promosse dalla Categoria e legate alla pianificazione previdenziale ed al progetto UniversoPrevidenza. 

Ad illustrare le nuove misure pensionistiche: Luca Caratti e Antonello Orlando della Fondazione Studi; Vincenzo Silvestri del Consiglio Nazionale;Luigi Ballanti e Luca Di Gialleonardo di Mefop; Fabio Faretra, Direttore ENPACL. Prevista anche la partecipazione della Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, del Presidente ENPACL, Alessandro Visparelli, e del Presidente della Fondazione Studi, Rosario De Luca. – La locandina

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Tavolo tecnico con INPS e INAIL


Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha presentato ai vertici di Inps e Inail una serie di proposte per il miglioramento dei servizi e la razionalizzazione delle attività in capo ai Consulenti del Lavoro. Nel dettaglio, il documento racchiude alcune modifiche ipotizzate: dalla stringa contributiva per le aziende neo inquadrate dall’Inps, alla necessità che l’Inail completi il processo di informatizzazione di servizi indispensabili (istanze di dilazione o autoliquidazione in corso d’anno); dall’annullamento degli avvisi di addebito Inps alla profilazione Inail delle Stp.

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Published in CNO

Le donne non possono festeggiare il lavoro


L’Italia è fanalino di coda in Europa per quanto riguarda l’occupazione femminile. L’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, in occasione della Festa delle donne dell’8 marzo, ha analizzato i riflessi della bassa partecipazione delle donne, ed in particolare delle madri, al mercato del lavoro mettendo a fuoco le gravi conseguenze anche sul piano pensionistico. Dall’analisi risulta che carriere discontinue e orario di lavoro ridotto rendono la pensione delle donne un miraggio, poiché non consentono di alimentare in modo continuo le loro posizioni previdenziali.

La gestione dei tempi di lavoro e di cura dei figli rappresenta una dimensione rilevante per il tema dell’occupazione femminile. Le donne con almeno un figlio fanno registrare un tasso di occupazione inferiore di oltre 15 punti percentuali rispetto a quello delle donne senza figli. Al crescere del numero di figli diminuisce proporzionalmente il tasso di occupazione femminile. Prendendo a riferimento il tasso di occupazione delle donne senza figli (70,8%), questo scende di oltre 8 punti per le mamme con un solo figlio (62,2%), di oltre 18 punti in caso di due figli (52,6%) e di oltre 22 punti percentuali (39,7%) nel caso di almeno tre figli. Il livello di istruzione ha la sua importanza, perché per le donne laureate la maternità non ha un impatto così significativo sulla partecipazione al mercato del lavoro come invece per le donne con il diploma o la licenza media, ma l’assenza di una vera rete pubblica di protezione sociale, il lavoro rappresenta un lusso per le donne, poiché molto spesso lo stipendio non basta a coprire le spese sostenute per l’asilo nido ed i servizi di baby-sitting.

Leggi l’indagine

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Rassegna stampa: Gazzetta di Parma 08.03.2018

Rassegna web: ansa.itcataniaoggi.itdiariodelweb.itgiornalepartiteiva.itildenaro.itildubbio.newsimpresamia.comimpresamia.comipsoa.itliberoquotidiano.itliberoquotidiano.itsassarinotizie.com

Nuovo Consiglio di disciplina nazionale


Si è insediato il 22 febbraio 2018 il nuovo Consiglio di disciplina nazionale, che sarà presieduto per il triennio 2018-2021 da Vincenzo Germinara. Roberto Tempesta è stato nominato segretario, mentre Paolo Chirico, Giorgio Solaro e Giovanni Zingales sono i nuovi componenti del Consiglio.

La comunicazione del CNO

Privacy, nuovo regolamento


Entrerà in vigore il prossimo 25 maggio il nuovo regolamento europeo (RGPD UE 2016/679 del 27 aprile 2016) sulla protezione dei dati personali, che impatterà sia sulle aziende assistite dal Consulente del Lavoro sia sullo stesso studio professionale. A cambiare, infatti, sono le regole in materia di informativa e consenso ed i limiti al trattamento automatizzato dei dati personali, mentre si stabiliscono criteri e sanzioni più rigorosi nei casi di violazione dei dati personali e si introduce la figura del Responsabile della Protezione dei Dati (RPD o DPR, “Data Protection Officer”) per quanto concerne il trattamento e la libera circolazione dei dati personali.

Per non farsi trovare impreparati ed evitare possibili sanzioni, la Scuola di Alta Formazione dei Consulenti del Lavoro ha organizzato per il prossimo 27 marzo il corso “La nuova disciplina in materia di privacy e il responsabile della protezione dati“, che permetterà di arricchire l’offerta di servizi professionali da proporre alle aziende assistite. Nella prima parte del seminario, assieme al Responsabile della Scuola di Alta Formazione, Pasquale Staropoli, all’avvocato Luca Bolognini e all’esperto in materia di privacy, Patrizio Cantelmi, verrà approfondito il nuovo regolamento, facendo leva anche sulle differenze rispetto al codice sulla privacy, Legge n.196/2003. Nella seconda parte, invece, si terranno d’occhio le ricadute della normativa sulle operazioni in azienda. Il corso si svolgerà a Roma presso l’Auditorium dei Consulenti del Lavoro e sarà valido ai fini della formazione continua obbligatoria.

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Seggi del 4 marzo


Coloro che sono chiamati ad adempiere a funzioni presso gli uffici elettorali si assentano dal lavoro per tutto il periodo corrispondente alla durata delle relative operazioni, pertanto sia i datori, sia i Consulenti del Lavoro che li assistono, si trovano impegnati nella gestione delle assenze dei dipendenti occupati nelle operazioni presso i seggi. In questa guida operativa sono contenute tutte le regole per la corretta valorizzazione delle retribuzioni, gli esempi pratici ed i documenti necessari al fine di giustificare le assenze.

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CONSULENTI DEL LAVORO A “LE IENE” SU ITALIA 1


Quando fare un figlio ti costa il lavoro” è il servizio andato in onda nella puntata del 21 febbraio 2018 a “Le Iene”, il programma televisivo di intrattenimento in onda su Italia 1, che ha visto la partecipazione di Alessandro Graziano, Consulente del Lavoro e Presidente Ancl – UP di Milano, che nella sua carriera lavorativa a fianco di aziende, datori di lavoro e lavoratori ha avuto modo di assistere più volte a casi di donne che perdono il lavoro a seguito di una gravidanza.

Sara, una giovane mamma cosentina dipendente a tempo indeterminato in un’azienda del Sud, è la protagonista di questa storia. Dopo aver partorito e goduto della maternità obbligatoria di 5 mesi ha ricevuto una lettera di trasferimento da parte dell’azienda nella sede di Salerno (250km di distanza). Un licenziamento motivato dall’azienda per esubero di personale per crisi economica nonostante gli ottimi andamenti aziendali e i bonus e le vacanze premio erogati dall’azienda in favore dei propri dipendenti.  Presentato ricorso il giudice dichiara illegittimo il licenziamento stabilendo il reintegro della lavoratrice presso l’azienda di Cosenza. A seguito della sentenza, però, Sara non è riuscita a tornare a lavoro e ad attenderla è una nuova comunicazione da parte dell’azienda con una nuova lettera di trasferimento, motivata con le stesse ragioni, nuovamente presso la sede di Salerno. Sara decide di presentare un nuovo ricorso che vince ma l’azienda decide, prima, di far godere alla lavoratrice di tutte le ferie maturate e, successivamente, di licenziarla.

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Pesca, sgravio contributivo


Sgravio contributivo ancora più ridotto quest’anno per le imprese che esercitano la pesca costiera e nelle acque interne e lagunari. Come ricorda l’Inps con il messaggio n.771/2018, la Legge di bilancio 2018, all’articolo 1, comma 693, prevede che “a decorrere dall’anno 2018 i benefici di cui all’articolo 6 del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 1998, n. 30, sono corrisposti nel limite del 45,07 per cento”. La misura dello sgravio contributivo percentuale è stata più volte oggetto di modifiche. Si è partiti da una percentuale pari al 70% per poi scendere dal 1° gennaio 2017 al 48,7% fino all’attuale 45,07% che sarà calcolato a partire dal periodo di competenza di gennaio 2018.

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Operativo l’assegno di ricollocazione


Dal 3 aprile sarà operativo l’assegno di ricollocazione

Da mille a 5mila euro se il disoccupato trova un nuovo impiego a tempo indeterminato, apprendistato compreso. Da 500 a 2.500 euro se si firma un contratto a termine di almeno 6 mesi. Nelle regioni “meno sviluppate” (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia) si può scendere a 250 fino a 1.250 euro se si instaura un rapporto a tempo tra i 3 e i 6 mesi.

L’assegno di ricollocazione, tassello importante del Jobs act, per riqualificare e formare chi perde il lavoro, dopo una prima sperimentazione, con più ombre che luci, su un campione di 27mila disoccupati, percettori di Naspi da almeno 4 mesi, entra a regime: il presidente di Anpal, Maurizio Del Conte, è pronto a firmare la delibera con le nuove regole operative: «Partiamo con 200 milioni di euro – spiega il professor Del Conte -. Considerando un valore medio dell’assegno intorno ai 3mila euro contiamo di reinserire almeno 60/70mila disoccupati. Con le regioni abbiamo condiviso un cronoprogramma preciso: entro marzo dovrà essere pronta la nuova infrastruttura tecnologica e formati tutti gli operatori. Dal 3 aprile il sistema dovrà partire».

L’entità dell’assegno varia a seconda della difficoltà di reinserimento occupazionale dell’interessato, stabilita nella fase di profilazione. Si terrà conto, tra l’altro, di età, sesso, livello di istruzione, collocazione geografica, precedente esperienza lavorativa. La somma viene intascata dal centro per l’impiego o dall’agenzia privata per il lavoro «a risultato raggiunto», cioè alla firma del contratto subordinato. Il disoccupato, per ottenere l’assegno, deve presentare al servizio pubblico (una novità è il coinvolgimento anche dei patronati) la dichiarazione di immediata disponibilità (a lavorare), la «Did», e richiedere la somma.

Le nuove politiche attive interesseranno, oltre ai disoccupati in Naspi da almeno 4 mesi, anche i beneficiari del Rei (Reddito di inclusione) e i lavoratori in accordi di ricollocazione. Al debutto, inoltre, la nuova procedura prevista dalla manovra 2018, per anticipare i servizi per il lavoro già durante la Cigs. «Assieme al ministero stiamo mettendo a punto la circolare esplicativa – aggiunge Del Conte – per sciogliere e prevenire tutti i nodi operativi. L’obiettivo, infatti, è rendere lo strumento di facile fruizione per imprese e lavoratori».

 

Infortuni sul lavoro, premi e contributi ridotti nel 2018


L’importo dei premi e dei contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali è stato ridotto per il 2018 nella misura del 15,81%. La determina del Presidente Inail n.388 del 24 ottobre 2017, prevista dall’art. 1, comma 128, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, da applicare per tutte le tipologie di premi e contributi destinatari della riduzione, è stata approvata dal Ministero del Lavoro ed annunciata con il decreto del 22 dicembre 2017 firmato dal Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, e pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro all’interno della sezione Pubblicità legale.

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Contratti di prossimità: indennizzi tassati se sostitutivi di reddito


Con la risoluzione n.16, pubblicata il 15 febbraio, l’Agenzia delle Entrate risponde ad un quesito riguardante i contratti di prossimità. In particolare, l’Amministrazione finanziaria è chiamata ad esprimersi sulla possibilità che le indennità erogate a titolo di indennizzo, in esecuzione della stipula di contratti di prossimità finalizzati alla gestione delle crisi aziendali, concorrano alla formazione del reddito ai sensi dell’art. 6, comma 2, del TUIR.

Per l’Agenzia le indennità erogate per “ristorare il lavoratore per la riduzione del salario, risultando sostitutive di reddito di lavoro dipendente, sono da assoggettare a tassazione ai sensi dell’art. 51, comma 1, del TUIR, con conseguente obbligo da parte del soggetto erogante di operare le ritenute ai sensi dell’art. 23 del d.P.R. n. 600 del 1973”. 

Nel documento si specifica inoltre che “laddove l’indennizzo vada a compensare in via integrativa o sostitutiva, un mancato guadagno, o nel caso di lavoro dipendente la mancata percezione di redditi di lavoro, le somme corrisposte, in quanto sostitutive di reddito (il cd. lucro cessante), vanno assoggettate a tassazione e così ricomprese nel reddito complessivo del soggetto percipiente (cfr. riss. n. 155 del 2002; n. 106 del 2009). Solo, laddove il risarcimento abbia la funzione di reintegrazione patrimoniale per una perdita sofferta, ovvero non rappresenti una ricchezza nuova, avendo la sola funzione di riequilibrare, in termini pecuniari, il valore d’un patrimonio perduto (il cd. danno emergente), tale somma non sarà assoggettata a tassazione”.

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Protetto: Apprendistato professionalizzante per i disoccupati


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Protetto: Individuazione dei lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati


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Protetto: Le collaborazioni nelle società e nelle associazioni anno 2018


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Verso il nuovo regolamento sulla formazione continua


Entrerà in vigore il prossimo 1 giugno 2018 il nuovo regolamento per la formazione continua dei Consulenti del Lavoro. Il nuovo strumento messo a disposizione dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, tramite la Fondazione Studi, consentirà ai Consigli Provinciali di gestire e monitorare tutto il processo in modo automatizzato, ricevendo supporto, quindi, nello svolgimento delle attività ad essi spettanti in materia. Dall’istituzione di un evento, al riscontro dei partecipanti, fino alla verifica del corretto adempimento biennale (con i vincoli annuali) da parte degli iscritti.

Anche tutti gli altri soggetti abilitati “di diritto” all’organizzazione degli eventi formativi e gli altri soggetti “autorizzati” dal Consiglio Nazionale dovranno utilizzare obbligatoriamente la nuova piattaforma informatica. Questi ultimi in particolare dovranno, e questo rappresenta un altro elemento di assoluta novità, presentare ai Consigli provinciali territorialmente competenti apposita richiesta di accreditamento almeno 30 giorni prima della data fissata per ogni singolo evento. La richiesta, oltre a contenere tutte le informazioni utili per consentire al Consiglio Provinciale di concedere o negare l’autorizzazione stessa, dovrà essere corredata dal versamento di un contributo per diritti di segreteria, in favore del CPO, nella misura che sarà, da quest’ultimo, deliberata entro un massimo di € 150,00.

Il nuovo regolamento lascia invariata la durata biennale del periodo di riferimento e la coincidenza con l’anno civile (1 gennaio – 31 dicembre), la quantificazione dei crediti nel biennio (50, di cui almeno 6 nelle materie di ordinamento professionale e deontologia) e la possibilità di recuperare l’eventuale debito formativo, non superiore a 9 crediti, nei primi 6 mesi del biennio successivo. In conformità con il precedente regolamento, il Consulente del Lavoro  dovrà maturare per ciascun anno almeno 16 crediti formativi ma da quest’anno almeno 3 devono essere conseguiti nelle materie di ordinamento professionale e deontologia.Salva la possibilità del Consiglio Provinciale di autorizzare una percentuale superiore, il 40% dei crediti potrà continuare ad essere fruito con tecnologia e-learning. Anche la fruizione di videoconferenze, vigilate dal Consiglio Provinciale (come ad esempio i video Forum Lavoro/Fiscale organizzati dalla Fondazione Studi) trovano miglior disciplina nel regolamento. Nelle more dell’entrata in vigore del nuovo regolamento, oltre alla stesura delle relative procedure operative, il Consiglio Nazionale porrà in essere una serie di attività formative per conoscere le novità della procedura.

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Cresce l’occupazione, ma non diminuiscono i disoccupati


Cresce l’occupazione, ma non diminuiscono i disoccupati. Le stranezze del lavoro in Italia” è il titolo dell’editoriale del Presidente della Fondazione Studi, Rosario De Luca, pubblicato sul numero di gennaio-febbraio di “Leggi di Lavoro”, la rivista giuridica dei Consulenti del Lavoro.

Il fenomeno è stato sintetizzato dal Presidente in un video per la web tv di Categoria, nel quale specifica che la crescita dei posti di lavoro si può addurre solo all’aumento dei rapporti di lavoro a termine, a seguito della scomparsa delle collaborazioni coordinate e continuative e del lavoro occasionale generato dai voucher. Sebbene, quindi, si attesti un aumento dei contratti a tempo determinato, “il numero dei disoccupati non cambia perché non c’è crescita dell’economia”, sottolinea De Luca. La ricetta per far ripartire il Paese si basa sempre, a suo avviso, sull’avvio di investimenti mirati e non sull’aumento del costo del lavoro a termine, così come annunciato in alcune proposte elettorali. Per questo, secondo il Presidente, è necessario pragmatismo e maggiore consapevolezza delle esigenze genuine del mercato del lavoro per poter attuare una politica occupazionale che tenga conto seriamente delle condizioni e delle istanze dei giovani che vogliono accedere al mondo del lavoro.

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App consulenti del lavoro


La nuova App dei Consulenti del Lavoro è attiva per i dispositivi Android e Ios. L’Ordine dei Consulenti del Lavoro è il primo in Italia ad aver creato una mobile app per inviare news, comunicati e aggiornamenti a tutti i propri iscritti, che, però, non sarà limitata alle sole notizie provenienti dal Consiglio Nazionale ma includerà anche quelle di tutti gli Ordini Provinciali che aderiranno. E quindi, con le varie implementazioni ed aggiornamenti dei prossimi mesi, la App rappresenterà una vera e propria banca dati delle notizie e delle info dei Consulenti del Lavoro. Un nuovo ed unico punto di accesso per tutte le informazioni pubblicate dal Consiglio Nazionale, dalla Cassa di previdenza, dalle Fondazioni Studi e Lavoro e dagli ordini provinciali. 

Esame abilitazione Consulenti del Lavoro sessione 2018


E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, serie speciale n. 9 del 30 gennaio 2018, il Decreto Direttoriale n. 4 del 17 gennaio 2018 relativo all’indizione della sessione degli esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Consulente del lavoro per l’anno 2018.

Tra i numerosi elementi stabiliti, il Decreto – al suo articolo 3 – fornisce indicazioni sulle date di svolgimento delle prove scritte:

• 5 settembre 2018 (prova scritta in diritto del lavoro e legislazione sociale);

• 6 settembre 2018 (prova teorico-pratica in diritto tributario).

Nel decreto tutte le informazioni su contenuti e modalità di svolgimento delle prove d’esame, sulla domanda di ammissione e i requisiti di partecipazione e sui criteri di valutazione dei candidati.

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